Le origini storiche della trippa di San Bassiano risalgono a tradizioni secolari profondamente radicate nella cultura lodigiana. Questa pietanza, celebrata ogni anno il 19 gennaio in occasione della festa di San Bassiano, patrono di Lodi, è legata a un’antica usanza che univa la comunità locale. La trippa, un piatto povero ma ricco di sapore, veniva preparata come simbolo di buon auspicio e di abbondanza per l’anno a venire. Storicamente, le famiglie lodigiane si riunivano per condividere questo pasto, rafforzando i legami sociali e comunitari. La ricetta, tramandata di generazione in generazione, ha mantenuto la sua autenticità nel tempo, diventando un emblema della cucina tradizionale lodigiana e un elemento identitario che unisce passato e presente.
Il significato del proverbio “Mangià la buseca de San Bassan, vör di sta ben tüt l’an” è profondamente radicato nella cultura e nelle tradizioni di Lodi. Questo detto non solo celebra la bontà della trippa, ma rappresenta anche un augurio di salute e prosperità per l’anno a venire. La trippa di San Bassiano viene consumata in occasione della festa dedicata al santo patrono della città, San Bassiano, il 19 gennaio. Durante questa data, i lodigiani si riuniscono per condividere questo piatto tipico, simbolo di convivialità e di legame con le proprie radici. L’usanza di mangiare la trippa in questa giornata viene vista come un rito di buon auspicio, un modo per assicurarsi fortuna e benessere nei mesi successivi. Questa tradizione culinaria, dunque, non è solo un piacere per il palato, ma anche un momento di ritrovo e di rinnovamento della comunità, in cui si rinnova il senso di appartenenza e si rafforzano i legami familiari e sociali.
La preparazione della buseca di San Bassiano è un rito che richiede attenzione e dedizione, riflettendo la tradizione culinaria lodigiana. Gli ingredienti principali includono la trippa di vitello, i fagioli bianchi, le carote, il sedano e le cipolle, insaporiti con pomodori pelati e patate. Sgrassare, raschiare e lavare bene la trippa; quindi farla sobbollire un poco nell’acqua bollente e tagliarla a listerelle sottili.
Tagliare a pezzetti le carote, la patata, il sedano, mezza cipolla. In una pentola con bordi alti, mettere a soffriggere con il burro e mezzo bicchiere di olio.
Appena la cipolla comincerà a colorirsi, aggiungere la trippa tagliata a listarelle e i fagioli bianchi di Spagna. Cuocere per un quarto d’ora e bagnare il tutto con una tazza di brodo di carne nella quale sarà stato diluito un cucchiaio di concentrato di pomodoro.Far bollire a fuoco sostenuto per circa 4 ore, avendo l’accortezza di aggiungere gradualmente il brodo di carne caldo, per evitare che il composto si asciughi. Particolare attenzione dovrà essere tenuta nella preparazione del brodo che dovrà essere di sola carne senza aggiunta di verdure. Si consiglia di usare un pezzo di coda di bovino, che si potrà servire di accompagnamento alla trippa.Il piatto viene tradizionalmente servito caldo, accompagnato da una spruzzata di formaggio grana e una fetta di pane casereccio, per esaltare il gusto ricco e confortante della buseca.
San Bassiano, venerato come patrono di Lodi, rappresenta una figura centrale nel tessuto culturale e religioso della città. Ogni anno, il 19 gennaio, la comunità lodigiana si riunisce per celebrare la sua festa con una serie di eventi religiosi e civili che culminano in un’importante tradizione gastronomica: la degustazione della trippa, conosciuta localmente come “buseca”. Questo piatto, preparato secondo antiche ricette tramandate di generazione in generazione, diventa il simbolo di un legame indissolubile tra fede e tradizione culinaria. Le celebrazioni non si limitano alla sola preparazione del piatto, ma includono fiere, mercati e manifestazioni culturali che animano le vie della città, trasformando Lodi in un vivace centro di ritrovo per residenti e visitatori. L’evento è un’occasione non solo per onorare San Bassiano, ma anche per rafforzare il senso di comunità e condividere momenti di convivialità e allegria.
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