La tradizione delle lagane e ceci il 2 Novembre

Origini storiche delle lagane e ceci nella tradizione calabrese

Le origini storiche delle lagane e ceci nella tradizione calabrese risalgono all’epoca degli antichi Greci e Romani, che colonizzarono la regione portando con sé pratiche culinarie che si sarebbero poi integrate con le tradizioni locali. Le lagane, un tipo di pasta fresca simile alle moderne lasagne, erano già consumate nell’antichità, mentre i ceci, una delle colture più antiche conosciute, erano apprezzati per il loro valore nutritivo e la facilità di conservazione. Nei secoli, questi semplici ingredienti si sono intrecciati con il tessuto culturale della Calabria, diventando un piatto simbolico che rappresenta il legame tra il mondo dei vivi e quello dei morti. La preparazione delle lagane e ceci per commemorare i defunti è dunque un rituale che unisce la memoria storica alle tradizioni spirituali, riflettendo la profondità delle radici culturali calabresi.

Significato simbolico dei ceci nella commemorazione dei defunti

Le origini storiche delle lagane e ceci nella tradizione calabrese risalgono all’epoca degli antichi Greci e Romani, che colonizzarono la regione portando con sé pratiche culinarie che si sarebbero poi integrate con le tradizioni locali. Le lagane, un tipo di pasta fresca simile alle moderne lasagne, erano già consumate nell’antichità, mentre i ceci, una delle colture più antiche conosciute, erano apprezzati per il loro valore nutritivo e la facilità di conservazione. Nei secoli, questi semplici ingredienti si sono intrecciati con il tessuto culturale della Calabria, diventando un piatto simbolico che rappresenta il legame tra il mondo dei vivi e quello dei morti. La preparazione delle lagane e ceci per commemorare i defunti è dunque un rituale che unisce la memoria storica alle tradizioni spirituali, riflettendo la profondità delle radici culturali calabresi.

Tradizioni culinarie del 2 Novembre in Calabria

Le tradizioni culinarie del 2 Novembre in Calabria sono profondamente intrecciate con le celebrazioni del Giorno dei Morti, un momento in cui le famiglie si riuniscono per ricordare e onorare i propri cari defunti. In questa regione, la preparazione e la condivisione di piatti come le lagane e ceci non sono semplici attività gastronomiche, ma veri e propri atti di devozione e memoria collettiva. In molte case calabresi, si crede che cucinare e consumare questi piatti favorisca un legame spirituale con le anime dei defunti, che secondo la tradizione, tornano a visitare i vivi in questo giorno speciale. Oltre alle lagane e ceci, è comune trovare dolci come le “ossa dei morti”, biscotti croccanti che simboleggiano la presenza degli spiriti. Queste tradizioni culinarie, tramandate di generazione in generazione, non solo mantengono vive le memorie familiari, ma rafforzano anche l’identità culturale calabrese attraverso il cibo

Preparazione e varianti regionali delle lagane e ceci

La preparazione delle lagane e ceci in Calabria è un rito che si tramanda di generazione in generazione, con ogni famiglia che aggiunge il proprio tocco personale. Le lagane, simili a tagliatelle ma più larghe e spesse, vengono fatte a mano con farina di grano duro e acqua, senza l’uso di uova, conferendo loro una consistenza rustica e porosa perfetta per assorbire il sugo di ceci. Ogni regione, e talvolta ogni paese, ha la sua variante della ricetta. Alcuni aggiungono un soffritto di aglio e peperoncino per dare un tocco piccante, altri integrano erbe aromatiche come il rosmarino o l’alloro per arricchire il profumo del piatto. In alcune località, le lagane vengono cotte direttamente nel brodo di ceci, mentre in altre si preferisce cuocerle separatamente per poi unirle nel piatto. Questa varietà di preparazioni riflette la ricchezza culturale della Calabria e l’abilità delle sue genti nel trasformare ingredienti semplici in piatti dal sapore ricco e complesso.

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