LA NOTTE DI SAN PAOLO 24 GENNAIO
"Il calendario delle cipolle"
La Storia
Sin dal medioevo quando i ritmi della vita erano lenti e scanditi dal passare delle stagioni in mancanza di tecnologia si usava fare previsioni basandosi su segni lasciati o cercati nell’ambiente.
Infatti nella notte del del 24 gennaio leggendo i segni della natura, si poteva «prevedere» l’andamento climatico dell’anno.
Ci si affidava a metodi più legati alle credenze popolari e alle superstizioni che alla scienza.
Tra questi metodi ve n’era uno – che in tanti utilizzano ancora oggi – che prevedeva l’uso delle cipolle e che si poteva praticare solamente nella notte del 24 gennaio, festa dedicata alla conversione di San Paolo, ma popolarmente chiamata San Paolo dei segni della natura, proprio perché, leggendo determinati segni, si poteva «predire» il futuro.
Ecco come si fa
Si taglia una cipolla in quattro spicchi dai quali ricavare 12 «petali», corrispondenti ai mesi dell’anno. Si mettono su un tagliere e su ciascuno si pone un pizzico di sale grosso. Si lascia il tagliere all’aperto per tutta la notte rivolto verso sud-est. La mattina successiva si controlla: i mesi/petali su cui si è formata l’acqua corrispondono a mesi molto piovosi, quelli dove il sale non si è sciolto il tempo sarà bello e quello in cui il sale si è parzialmente sciolto sarà incerto.
“Se il giorno di San Paolo è sereno, godrem l’annata e l’abbondanza in seno; ma se fa freddo guerra avremo ria e se nevica piova o carestia” dice un proverbio.