Qual è il miglior olio per friggere?
La frittura è un metodo di cottura in cui l’alimento viene a contatto con un grasso (vegetale o animale) portato ad alta temperatura. E’ buona norma per una corretta frittura non riutilizzare il grasso in cui sono già stati immersi e fritti i cibi. Olio di oliva (extravergine e spremuto meccanicamente) e burro sono i grassi più indicati per la frittura. Tra gli oli di semi invece è l’olio di arachidi il piu’ indicato.
L’olio di arachidi è un olio di origine vegetale che viene ricavato, o tramite pressione oppure per mezzo di solventi, dai semi delle arachidi (l’arachide – Arachis hypogaea L.– il cui frutto è noto anche come nocciolina americana, è una pianta di origine sudamericana). La composizione media dell’olio di semi di arachide (in acidi grassi) è la seguente:
- 18% acidi grassi saturi
- 55% acidi grassi monoinsaturi
- 27% acidi grassi polinsaturi.
Dal punto di vista qualitativo, l’olio di semi di arachide si pone a metà strada fra l’olio di oliva e gli altri oli di semi (olio di semi di mais, olio di semi di girasole ecc.).
L’olio di arachidi, vista la discreta presenza di acidi grassi monoinsaturi (un olio è tanto migliore quanto più alta è la sua quantità di acidi grassi monoinsaturi) e il suo punto di fumo non bassissimo (230 °C per l’olio raffinato, 160-180 °C per l’olio non raffinato) può comunque essere preso in considerazione come saltuaria alternativa all’olio extravergine nel caso di ricette che prevedano la frittura dei cibi.